I Chakra

L’uomo può considerarsi come un’antenna posta tra il cielo e la terra e i chakra sono i trasformatori di energia che viene ricevuta dal cosmo, immagazzinata, ridistribuita ai vari corpi sottili di cui è costituito l’individuo.

Chakra è un termine sanscrito che significa ruota, vortice, può quindi essere consideratocome un centro di energia in movimento.

I chakra sono numerosissimi e si trovano ai punti d’incontro dei canali energetici, nadi, che sono almeno 72.000. Laddove il numero di nadi che si incontrano è maggiore si trovano i sette chakra principali che sono distribuiti lungo la colonna vertebrale e sono in relazione con i plessi nervosi, le ghiandole endocrine, gli organi, ecc. del corpo fisico, dei quali rappresentano la componente energetica.

I nomi in sanscrito sono: I.Muladhara, II.Svaddhisthana, III.Manipura, IV. Anahata, V.Vishuddha, VI. Ajna, VII.Sahasrara.

Esaminiamo ora le caratteristiche di ogni singolo chakra.

 

I Chakra: MULADHARA, chakra radice, è posizionato a livello del coccige, corrisponde al plesso sacro, alle ghiandole surrenali. Il suo mantra è LAM,il suo colore è il rosso.

E’ il chakra dell’incarnazione. E’ collegato all’elemento Terra. Le sue parole chiave sono sicurezza, controllo, risparmio, accumulo.

Il blocco maggiore è la paura di morire. Quando è aperto si avverte un senso di calma, di sicurezza e si prende coscienza che la materia non si differenzia dallo Spirito, e solo il suo veicolo densificato. Se non funziona bene tutti i pensieri si concentrano sull’acquisizione, il possesso ad ogni livello, la sicurezza e quindi la voracità. Dunque le chiavi del comportamento sano di Muladhara sono: essere in relazione con tutta la creazione; non sentirsi separati o soli; liberarsi dalle paure; sviluppare il coraggio, l’entusiasmo, la gioia di vivere, la fiducia, la giusta sicurezza; avere un buon rapporto col denaro e farlo circolare; essere soddisfatti di quanto si possiede. Il suo motto è: io ho.

II Chakra: SVADDHISTHANA, chakra sacro, è situato a livello degli organi genitali , corrisponde al plesso pelvico, alle ghiandole sessuali (ovaie/testicoli) . Il suo mantra è VAM, il suo colore l’arancio.

E’ il chakra centro delle energie e delle forze creative. E’ collegato all’elemento Acqua. Le sue parole chiave sono tolleranza, pazienza, fiducia, ascolto di sé e degli altri. Se bloccato si diventa apatici, pigri, depressi. Quando è aperto si manifesta cortesia, pazienza, perseveranza, coraggio. Quando è disturbato l’individuo presenta problemi di relazione in generare e sessuali in particolare. Manca di fiducia, è formalista, superficiale nei giudizi.

Le chiavi del comportamento sano di Svaddhisthana sono: aprirsi alla vita con rispetto; essere a proprio agio nei rapporti e con le proprie emozioni; essere pazienti, tolleranti , cortesi; essere responsabili nei confronti degli altri che non devono essere danneggiati dai piaceri che vogliamo coltivare.

Il suo motto è: io sento, io entro in relazione, io creo.

III Chakra: MANIPURA, chakra solare, è situato a livello dell’ombelico, corrisponde al plesso solare, al pancreas e fegato. Il suo mantra è RAMe il colore di riferimento è il giallo.

E’ il chakra dell’apertura spirituale, della volontà, dell’apertura, della perseveranza. E’ collegato all’elemento Fuoco. E’ il centro del potere.

Quando è bloccato si sviluppa una grande sete di potere per cui si vuole dominare sugli altri, sacrificando tutti gli altri valori (famiglia, amici ecc.), si diventa estremamente egoisti e dominati dall’ambizione. Quando è ben equilibrato si diventa coraggiosi, luminosi, e si va avanti con gioia e convinzione. Le chiavi del sano comportamento di Manipura sono: affermarsi; essere liberi e intraprendenti; dominare le proprie paure; realizzare i propri talenti; usare i propri averi per la pubblica utilità e mettersi al servizio degli altri; saper distinguere tra il bene e il male.

Il suo motto è: io voglio, io posso, ho consapevolezza.

IV Chakra: ANAHATA, chakra del cuore, è posto a livello del cuore e corrisponde al plesso cardiaco, alla ghiandola timo. Il suo mantra è YAM e il colore il verde.

E’ in relazione all’elemento Aria. Collega i primi tre chakra inferiori che gestiscono il piano fisico e l’avere, il contatto e la creazione, la volontà e il potere con i tre chakra dei piani spirituali. Le parole chiave sono gioia, perdono, fiducia, amore incondizionato, generosità,sensibilità.

Se è bloccato, l’ego si rinforza per cui si ama o si dà per avere qualcosa in cambio, si ha paura di ricevere, si teme il giudizio e il rifiuto.
Quando invece è ben equilibrato si vive con pienezza e in comunione con gli altri. Le chiavi del comportamento sano di Anahata sono: essere accolto e accogliere; essere perdonato e perdonare; accettare di dare e di ricevere, apprezzare il silenzio e la solitudine senza sentirsi soli; vivere il presente.

Il suo motto è:io amo

V Chakra: VISHUDDHA, chakra della gola, si trova nel collo e corrisponde al plesso laringeo e alle ghiandole tiroide e paratiroidi. Il suo mantra è HAM e il colore il blu.

E’ collegato all’elemento Etere. Le parole chiave sono conoscenza, fine del dualismo, purezza. Se l’energia di questo chakra è bloccata si ha una dissociazione tra testa e corpo per cui si agisce senza riflettere, non si ascoltano le emozioni , non ci si esprime per cui si prova angoscia e malessere. Si fanno solo discorsi sterili per attirare l’attenzione, si è facile preda della manipolazione. Quando è ben equilibrato si ha una fiducia incrollabile ed ogni dubbio è fugato, c’è indipendenza interiore e contatto col Divino. Le chiavi del comportamento sano di Vishuddha sono: sapersi esprimere ad ogni livello; prendere decisioni; sviluppare i propri talenti; accettare l’ignoto; aprirsi all’ascolto, al ricevere, alla propria guida interiore.

Il suo motto è: io parlo, io ascolto.

VI Chakra: AJNA, terzo occhio, è localizzato tra le due sopracciglia, corrisponde al plessocavernoso e alla ghiandola pituitaria o ipofisi che coordina tutte le altre ghiandole. Il suo mantra è OM e il olore l’indaco. Le parole chiave sono intuizione, conoscenza del piano divino e abbandono alla volontà di Dio.
Entriamo nella coscienza che il mondo esterno costituisce lo specchio di noi stessi per cui facciamo da filtro per selezionare il bello o il brutto, secondo quello che noi stessi siamo. Possiamo cambiare il mondo cominciando da noi.
Quando questo chakra è turbato c’è mancanza di nutrimento interiore per cui si cercano maestri esteriori. Si diventa dipendenti, influenzabili o particolarmente centrati sul pensiero scientifico con cui si crede di poter spiegare tutto.
Le chiavi per un sano comportamento di Anja sono: quello che vedo del mondo è ciò che c’è in me; le esperienze che vivo riflettono le mie intenzioni profonde; ho discernimento; mi apro ad essere un semplice canale.

Il suo motto è: io vedo.

 

VII Chakra: SAHASRARA, chakra della corona, localizzato alla sommità della testa, corrisponde alla ghiandola pineale o epifisi. Non ha un mantra perché è il silenzio assoluto. Il colore associato è il violetto.
La parola chiave è essenza pura. E’ la porta d’accesso diretta al Divino e quindi si vive in uno stato di pura beatitudine, senza i vincoli del desiderio o del pensiero legati all’ego. Si è corpo unico col divino.
Se non funziona bene si genera un delirio mistico. Se è chiuso ci si sente separati dal Divino e c’è ancora l’angoscia per la morte. Quando si arriva alla perfezione di questo chakra non c’è più altro da raggiungere perché è la piena beatitudine, pace, amore, saggezza. Le chiavi del sano comportamento sono: mi arrendo; conosco la vita e la morte; vivo la beatitudine assoluta;sono in pace; sono il silenzio; il Divino ed io, uniti, siamo la luce.

Il suo motto è: io so, io sono questo.

 

 Maria Paola Sepiacci

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